POSA IN OPERA DEL PARQUET
FLOTTANTE O INCOLLATA?
Una seconda distinzione nel mondo dei pavimenti in legno può essere fatta in base al tipo di posa in opera. Oggi le due tecniche prevalentemente utilizzate sono la posa di parquet flottante e la posa incollata. Hanno origini diverse e si associano a due differenti culture dell’abitare. Ma soprattutto la scelta può condizionare la tipologia di prodotto da impiegare e incidere in maniera significativa sul risultato finale. Andiamo a scoprire le differenze.
POSA FLOTTANTE
Stabilità
★★★★
Durata
★★★
Acustica
★★★
Elasticità
★★★★
La posa flottante nasce per offrire una soluzione di pavimento agile e facilmente removibile. Il parquet flottante viene semplicemente appoggiato al sottofondo, al di sopra di un materassino elastico di pochi millimetri.
Le liste incastrate o incollate tra loro solo sui fianchi, realizzano una sorta di tappeto di legno galleggiante. Il sottofondo, non essendo solidale al parquet, non può però offrire un contributo attivo in termini di stabilità. Questo si riverbera anche sulla percezione acustica: la solidità al calpestio risulta dunque penalizzata. La posa del parquet flottante è indicata ove si ricerchi semplicità applicativa e facilità di successiva rimozione. Oppure non esistano le condizioni tecniche per una posa incollata. Queste caratteristiche ne rendono l’impiego maggiormente diffuso per i parquet venduti nel canale del ‘fai da te’ e per pavimenti di locali commerciali.
POSA INCOLLATA
Stabilità
★★★★
Durata
★★★★
Acustica
★★★★
Elasticità
★★★★
Il sistema più efficace per la posa in opera di un parquet è rappresentato dalla posa incollata, in cui il pavimento fa corpo unico con il massetto di cemento.
Questa soluzione applicativa risulta particolarmente favorevole dal punto di vista tecnico in quanto implica la partecipazione attiva anche del sottofondo alla stabilità dimensionale del legno. È un sistema di posa che garantisce prestazioni migliori rispetto al parquet flottante in termini di indeformabilità della pavimentazione e percezione acustica di maggior robustezza al calpestio. Senza rischio che possa suonare a vuoto, oppure molleggiare se il piano sottostante non risulta perfettamente planare. È anche la soluzione tecnica sempre consigliabile in casodi riscaldamento a pavimento.